Due mesi

Oggi sono due mesi che te ne sei andata.

Parto presto col treno. Cerco di scansare i pensieri difficili. Mi accarezzo la pancia, mi è rimasto questi gesto che di tanto in tanto faccio in maniera quasi involontaria, o perché continuo a sentire un po’ di dolore.

Sto pensando a dove sei ora. Vorrei sentirti ancora qua, ancora una volta, un piccolo fremito, un sussulto. Stanotte speravo di sognarti così come quell’unica volta che è accaduto, una bimba allegra con i capelli neri e gli occhi azzurri. Mi hai salutato in quel sogno e sei corsa via, poi non ti ho più sentito. Tutto era finito.

Vittoria mia piccola, chiuderò per molto tempo gli occhi sperando di rivederti così, felice pronta a correre via con una amica per mano.

È la piccola consolazione a cui mi aggrappo.

Ti voglio bene bimba mia.

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